Il nostro Business Plan

I pannelli fotovoltaici sono un buon investimento? La risposta è, senza tema di smentita, “sì”! Ma è interessante capire il perché, che risulta ancora più chiaro quando si passa ai numeri, ovvero al famoso business plan, che ci quantifica la resa economica di un progetto fotovoltaico. Anzi, quando si calcola quanto ci entra in tasca ogni anno se si realizza un impianto fotovoltaico con capitale proprio, si capisce perché si parla di una vera e propria “rendita solare” per la famiglia o l’azienda.  

Producibilità energetica annua dell’impianto fotovoltaico

Il primo dato mostrato da un business plan è la sua producibilità annua di energia elettrica, espressa in kWh. Essa dipende da vari fattori, che sono principalmente la latitudine geografica, l’esposizione, l’inclinazione e la tipologia dei pannelli fotovoltaici. È interessante notare che, rispetto ai tempi del Conto Energia, la producibilità unitaria (espressa in kWh/kWp) è aumentata di oltre il 20%, grazie all’incremento di efficienza dei pannelli fotovoltaici che si è nel frattempo avuto.

Le due entrate importanti prodotte da un impianto fotovoltaico

I due flussi di reddito/risparmio prodotti da un impianto fotovoltaico sono: (1) Elettricità prodotta consumata (un costo evitato), ovvero autoconsumi l’energia che generi gratuitamente. Ogni kWh elettrico prodotto che usi è un chilowattora in meno che devi comprare dal tuo fornitore luce. Inoltre, (2) l’elettricità prodotta non utilizzata istantaneamente viene immessa nella rete elettrica e acquistata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che ti riconoscerà per questo una tariffa a kWh legata ai prezzi di mercato.

Esempio di un nostro business plan di un impianto fotovoltaico con o senza finanziamento.
Ricavo dalla detrazione fiscale per le persone fisiche

Il business plan tiene conto anche dell’incentivo fiscale – il cosiddetto “bonus del 50%” per le ristrutturazioni edilizie – per l’installazione di un sistema fotovoltaico (con o senza accumulo) connesso in rete. In pratica, si possono detrarre dall’Irpef, nella dichiarazione dei redditi, il 50% delle spese sostenute fino al 31/12/2024 per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, fino ad un massimo di 96.000 € di spesa. La detrazione viene spalmata in 10 anni tramite dieci rate annuali di uguale importo.

Costi: manutenzione ordinaria ed assicurazione all-risks

Nella sesta colonna del business plan, troviamo dei costi standard in questo settore, ovvero la spesa per la manutenzione ordinaria annuale e l’assicurazione all-risks per 20 anni. Sebbene entrambe siano opzionali, soprattutto la seconda è altamente raccomandabile per tutti i tipi di clienti, mentre la manutenzione ordinaria è utile per gli impianti fotovoltaici medi e grandi, dotati di molte stringhe, dove occorre garantire sempre un perfetto “bilanciamento del sistema” (BoS) nel corso del tempo.  

Il bilanciamento del sistema è molto importante nei grandi impianti fotovoltaici.
Prestiti e finanziamenti, nonché calcolo della relativa rata

La penultima colonna del business plan mostra la rata annuale in caso di impianto fotovoltaico pagato tramite un prestito o un finanziamento bancario (a fronte, va detto, di una minore redditività economica dello stesso). La rata annua è data dalla somma delle singole rate mensili, calcolate da un apposito calcolatore contenuto nel nostro software, che tiene conto del tasso di interesse annuo nominale (TAN) attuale e del numero di anni in cui si intende ripagare il prestito (massimo 15).

Il flusso di cassa e il beneficio cumulativo a 20 e 30 anni

La terzultima e l’ultima colonna del nostro business plan mostrano il flusso di cassa, rispettivamente, nel caso in cui l’impianto fotovoltaico venga realizzato con capitale proprio (investimento) e nel caso in cui invece si ricorra a un prestito (finanziamento). In queste due colonne risulta interessante guardare, in particolare, il beneficio cumulativo a 20 anni ed a 30 anni (anche quest’ultimo è infatti del tutto realistico, poiché il simulatore tiene conto del calo di rendimento dei pannelli nel tempo).

Sottostima della reale rendita da parte del business plan

In realtà, nonostante un business plan calcolato correttamente dia una rappresentazione quantitativa del tutto realistica della rendita economica legata a un progetto fotovoltaico, talvolta può addirittura sottostimare in maniera significativa il ritorno economico. È ad es. il caso in cui un utente residenziale sovradimensioni l’impianto riuscendo così a staccarsi dal fornitore gas, o che vi sia un forte aumento del costo reale dell’energia elettrica (cioè al netto del tasso di inflazione), come negli ultimi 2 anni.

Il prezzo dell'energia sulla Borsa elettrica dall'inizio del 2010 al maggio 2022. (elaborazione di Consultra Srl)
L’analisi tecnico-economica che viene fornita a tutti i nostri clienti

Nelle nostre analisi gratuite elaborate su richiesta del cliente, oltre al business plan forniamo i principali indici finanziari rilevanti per l’impianto (che può essere con o senza accumulo, con o senza finanziamento) e, nel caso degli impianti fotovoltaici residenziali, stimiamo anche il Grado di indipendenza energetica e la Quota di autoconsumo. Così qualsiasi tipo di cliente (residenziale, condominiale, aziendale, industriale) potrà valutare al meglio la bontà del proprio investimento.