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Quanto è l’autoconsumo tipico del fotovoltaico domestico?

La percentuale di autoconsumo tipica di un impianto fotovoltaico domestico dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell’impianto, l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli solari, il consumo energetico della casa, la disponibilità di energia solare, il tipo di inverter e l’eventuale presenza di sistemi di accumulo di energia.

In generale, si stima che la percentuale di autoconsumo di un impianto fotovoltaico domestico senza sistemi di accumulo di energia sia compresa tra il 30% e il 50%. Questo significa che, in media, solo una parte dell’energia prodotta dall’impianto viene utilizzata direttamente per soddisfare il fabbisogno energetico della casa, mentre il resto viene immesso nella rete elettrica nazionale.

L’installazione di sistemi di accumulo di energia, come le batterie, può aumentare la percentuale di autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, consentendo di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla durante le ore notturne o in caso di picchi di consumo. In questo modo, è possibile aumentare la percentuale di autoconsumo fino al 70-80%.

Tuttavia, è importante sottolineare che la percentuale di autoconsumo dipende anche dal consumo energetico della casa e dalle abitudini dei suoi abitanti. Ad esempio, se la maggior parte del consumo energetico avviene durante le ore diurne, quando il sole è al suo massimo, la percentuale di autoconsumo sarà naturalmente più alta. Inoltre, alcune famiglie possono adottare strategie per aumentare l’autoconsumo, come programmare l’utilizzo di grandi elettrodomestici durante le ore diurne, evitando così di utilizzare l’energia dalla rete elettrica.

In sintesi, la percentuale di autoconsumo tipica di un impianto fotovoltaico domestico senza sistemi di accumulo di energia è compresa tra il 30% e il 50%, ma l’installazione di sistemi di accumulo di energia e alcune strategie di consumo possono aumentare questa percentuale fino al 70-80%.

È importante sottolineare che la percentuale di autoconsumo non è l’unico parametro che definisce l’efficienza e la convenienza di un impianto fotovoltaico. Altri fattori come il costo dell’energia elettrica, il prezzo dei pannelli solari, la disponibilità di incentivi fiscali e gli eventuali costi di manutenzione dell’impianto devono essere considerati per valutare l’investimento nel fotovoltaico.

In ogni caso, l’autoconsumo dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico è considerato un’opzione vantaggiosa sia per l’ambiente, poiché consente di ridurre le emissioni di CO2, sia per l’economia domestica, poiché consente di ridurre il costo dell’energia elettrica e di garantire una maggiore autonomia energetica.

Esatto, l’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico presenta numerosi vantaggi, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra e dei costi energetici domestici, nonché una maggiore autonomia energetica e indipendenza dalla rete elettrica nazionale.

Inoltre, con la crescente diffusione dell’elettrificazione dei trasporti, l’autoconsumo dell’energia solare può essere utilizzato anche per la ricarica di veicoli elettrici, aumentando ulteriormente la convenienza e l’efficienza dell’impianto fotovoltaico domestico.

Infine, l’autoconsumo dell’energia solare può contribuire a migliorare la sicurezza energetica del territorio, riducendo la dipendenza dall’energia elettrica prodotta da fonti fossili e importata dall’estero, favorendo l’adozione di soluzioni energetiche sostenibili e promuovendo lo sviluppo di un’economia più circolare e resiliente.

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